Sunday, July 30, 2017

Moda, mode, modi...Ma la vera sfilata di moda e' questa, ora?

Apro il giornale e leggo delle critiche poste a Charlize Theron su come si vesta ed altre critiche a Monica Bellucci, Victoria Silvester, e cosi' via. Faccio mente locale alle sfilate di moda che in questi primi sette mesi dell'anno si sono svolte nel mondo e faccio io ora la critica: ma sono queste le sfilate di moda oggi?? Sono questi grissini anoressici a mostrare le creazioni degli stilisti?
Image result for charlize theronAh che tempi, quando faceva sfilare Versace (lui), Chanel, Ferre', Valentino e gli altri della scuola anni 90! Allora c'erano le sfolgoranti e bellissime mannequin (oggi fashion models) che indossavano abiti vestibilissimi da 3/4 delle donne e uomini, sfilavano in ambienti superbi, con favolose serate di una bellezza e cultura uniche, con temi e musiche e programmi ben definiti e con compratori che aprivano volentieri i loro portafogli a fisarmonica. 
Oggi che ti trovi? Avete fatto caso alle sfilate che io propongo di tanto in tanto, presentandole con i loro clips da youtube? Ma avete davvero visto cosa e come presentano oggi?
Tralasciamo il come, perche' diciamo che ogni artista presenta come pare a lui/lei, ma le modelle? Sempre piu' magre, indossanti modelli di abiti proposti che lasciano sempre piu' nuda la donna? In America fanno il processo per direttissima se una donna espone il capezzolo in pubblico, e giustamente in America si propone la donna che veste-non veste, lasciando l'intero seno alla merce' degli sguardi dei tiratori scelti tra i pericolosi sex-assaults di tutti i giorni. Quasi invogliassero le donne a vestirsi di niente per far piacere ai soli sguardi maschili o di transgenders (ora va di moda molto, questa parola).
Ben lungi dall'essere bacchettone, trovo che l'attuale moda femminile (quella maschile merita un articolo a parte) sia molto lontana dalla parola buon gusto, e la mancanza di stilisti di alta classe come Fendi, Chanel, Biagiotti, Ferre', Missoni si sta notando. 
Feci vedere ad una mia collega emiliana alcune sfilate e mi diede una sua conclusione che qui riporto per la sua positivita' e per la critica molto centrata: "In modo particolare, le modelle scelte per sfilare presentano una magrezza eccessiva, alcune sono emaciate, due di queste presentano  le caratteristiche riconoscibili negli utilizzatori abituali di droghe o in chi è affetto da una qualche forma di dipendenza.
Il risultato è inquietante, di tutte le modelle coinvolte, una sola si lascia scappare una sorta di mezzo sorriso, è anche una delle poche con un colorito umano, lievemente abbronzata in modo uniforme.
Per il resto, le espressioni sono quasi assenti, i corpi magrissimi, i capi presentati quasi tutti uguali:
Related imagecamicioni con un taglio stile moglie del Pirata Barbanera (in lutto) tenuti su da cinture in pelle molto alte, che a volte fanno anche due giri intorno a dei girovita inesistenti.
Dominano il bianco (es. tutte le modelle indossano lo stesso tipo di stivaletti in pelle floscia, bianchi, molto simili nella fattura agli oggetti di scena usati nella serie di film I pirati dei Caraibi) ed il nero.
Il fatto è che non è quasi possibile cogliere le differenze e la vestibilità dei capi proposti, perchè la magrezza delle modelle fa sì che tutto cada loro addosso più o meno nello stesso modo. - "  A riguardo la collezione di abiti di alta sartoria di Bourjoisie, direi che nel complesso il tema è stato centrato: gli abiti presentati sono decisamente orientati ad un certo tipo di compratori/trici, sono abiti da sera, da gala, da grandi eventi e sono fatti per attirare l'attenzione sulla ricchezza che rappresentano.
I tagli sono sartoriali, i materiali usati di alto livello, e sono indossati da modelle dotate di curve che valorizzano ciò che stanno indossando.
Sicuramente questa è stata, tra tutte, la sfilata dove si ricavava la sensazione che lo stilista avesse ben chiaro quale messaggio trasmettere e quale effetto ottenere."
Sarebbe opportuno che si valutasse davvero la taglia delle modelle, evitando di insistere sulla 38 obbligatoria, anche perche' cosi' facendo rischieremmo di volere le donne solo taglia 38 emarginando tutte le altre taglie. Oltremodo sarebbe opinabile il ritorno al fascino che una sfilata di moda sapeva dare alla vita quotidiana, permettendo a tutti di fantasticare su cose di buon gusto e di piacevole stile di vita.

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Mikhail Lermontov per INC News, assieme a DV2A (giornalista indipendente) - 30/07/2017

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