Friday, June 5, 2015

Al Bano poeta sul trattore, così la Lettonia vede l’Italia

Ma come Al Bano? Si, Al Bano. A pensarci bene è la scelta perfetta. Un artigiano della musica che fa l’agricoltore, uno che ha una voce da paura e difende gli ulivi, che ha registrato 40 album e venduto 165 milioni di copie, che è quasi riuscito a convincere il mondo che Michael Jackson lo aveva plagiato. Vorrei un suo disco solo se me lo mandasse con la dedica per metterlo di fianco alla reliquia autografata da Raoul Casadei, ma i gusti personali non contano. Al Bano è, e resta, un irrinunciabile pezzo di storia della musica e della cultura italiani. Se l’è meritato, questo onore. Come si è meritato che la Lettonia, presidente di turno dell’Unione europea, lo abbia scelto come testimonial nostrano per celebrare il 150 anniversario dei due poeti nazionali “laureati”, Rainis e Aspazija. Sono andati sino in Puglia, a Cellino, e hanno chiesto al cantante di raccontarsi e di recitare “la Chiave della vita”, scritta da Aspazija nel 1920. Il risultato è sublime. O trash. Comunque imperdibile, anche se resta un dubbio. Quanto ha influito sulle scelte lettoni il fatto che Al Bano sia proprietario di un ristorante a Riga? Di Marco Zatterin

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