Sunday, September 14, 2014
Brain may 'compensate' for Alzheimer's damage
Alzheimer disease
The human brain may be able to compensate for some of the early changes seen in Alzheimer's disease, research in Nature Neuroscience shows. The study suggests some people recruit extra nerve power to help maintain their ability to think. Scientists hope the findings could shed light on why only some people with early signs of the condition go on to develop severe memory decline. But experts warn much more research is needed to understand these processes.
INC News, 14/08/2014-via BBC
Angela Merkel: Fighting anti-Semitism is German duty
Merkel and anti semitism
Fighting anti-Semitism is every German's duty, German Chancellor Angela Merkel has told a rally in Berlin. The protest against anti-Semitism comes 75 years since the start of World War Two, in which six million Jews were killed by Nazi Germany. With attacks on Jews increasing, the message to Germany and the world is "tolerance" , Mrs Merkel said. The surge in anti-Semitism follows the summer's conflict in Gaza.
The rally at the Brandenburg Gate - under the banner "Stand Up: Jew Hatred - Never Again!" - coincided with a World Jewish Congress (WJC) meeting in the capital.
INC News, 14/09/2014-via BBC
Colombian women's cycling team causes stir with unfortunate 'naked' jersey design
Nake cyclists
Kit reveals for women's cycling competitions in Italy are not usually highly-watched affairs — but a Colombian team this weekend managed to cause excitement with what seemed to be a very revealing outfit.
Kit reveals for women's cycling competitions in Italy are not usually highly-watched affairs — but a Colombian team this weekend managed to cause excitement with what seemed to be a very revealing outfit.
The otherwise conservative kit features a large patch of flesh coloured cloth across the women's lower torsos and groins, giving the impression of a cut-out revealing bare flesh.
The Colombian team — which is backed by the South American country's ministry of sport and is sponsored by the capital city of Bogota — were wearing the outfit to take part in a cycling competition in Italy.
The outfit for non-cyclists appeared not to feature the design — which meant that only the women who work as part of the team seemed to be sporting it.
INC News, 14/09/2014
Kazakh Nectar band signs with American PLG Music
Nectar
Kazakhstani band Nectar, formerly known us LeLOO has signed a contract with Chicago-based label PLG Music, Tengrinews reports.
According to the member of the band Kairat Aubarikov, the American producers were impressed with their music and offered a contract for two albums. The musician said that the negotiations took over three month. Now Nectar will release songs under the American label. The company will take care of the promotions and tours for the band.
INC News, 14/09/2014
For more information see:http://en.tengrinews.kz/cinema_and_music/Kazakh-Nectar-band-signs-with-American-PLG-Music-256144/
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Costretto a convertirmi all’Islam per non morire
I cristiani iraqeni
Sul documento di conversione all’Islam di Naji Haddu, vergato il 28 agosto dal giudice del «Califfato» di Mosul, c’è scritto che «Gesù è schiavo di Dio», non figlio di Dio. Naji non lo può mostrare. «Me lo ha preso l’arcivescovo cattolico tre giorni fa, quando sono riuscito a raggiungere la mia famiglia tra gli sfollati cristiani di Erbil. Ma i militanti dell’Isis mi hanno già telefonato. Sono venuti a sapere che sono rimasto senza il documento, per loro vale come lasciapassare. Dicono che se torno a Mosul ne avrò uno nuovo in cui si attesta tra l’altro che ho diritto a una casa gratuita nei confini del Califfato, a cibo gratis e, se voglio, a quattro mogli musulmane. Mi esortano a tornare presto e portare mia moglie e i nostri tre figli, che per loro sono automaticamente musulmani. Aggiungono che devo stare attento. Qui ci sono tanti loro militanti pronti a farsi saltare in aria. Presto sarà il caos nelle zone curde. Meglio vada a Mosul, i musulmani aiutano i musulmani», spiega questo 40enne nato nel villaggio cristiano di Qaraqosh (da agosto occupato dai jihadisti) e incontrato per oltre tre ore due giorni fa nella «Accademia Brasiliana», un centri di raccolta per gli sfollati a Erbil.
INC News, 14/09/2014-via Corriere della Sera
Sul documento di conversione all’Islam di Naji Haddu, vergato il 28 agosto dal giudice del «Califfato» di Mosul, c’è scritto che «Gesù è schiavo di Dio», non figlio di Dio. Naji non lo può mostrare. «Me lo ha preso l’arcivescovo cattolico tre giorni fa, quando sono riuscito a raggiungere la mia famiglia tra gli sfollati cristiani di Erbil. Ma i militanti dell’Isis mi hanno già telefonato. Sono venuti a sapere che sono rimasto senza il documento, per loro vale come lasciapassare. Dicono che se torno a Mosul ne avrò uno nuovo in cui si attesta tra l’altro che ho diritto a una casa gratuita nei confini del Califfato, a cibo gratis e, se voglio, a quattro mogli musulmane. Mi esortano a tornare presto e portare mia moglie e i nostri tre figli, che per loro sono automaticamente musulmani. Aggiungono che devo stare attento. Qui ci sono tanti loro militanti pronti a farsi saltare in aria. Presto sarà il caos nelle zone curde. Meglio vada a Mosul, i musulmani aiutano i musulmani», spiega questo 40enne nato nel villaggio cristiano di Qaraqosh (da agosto occupato dai jihadisti) e incontrato per oltre tre ore due giorni fa nella «Accademia Brasiliana», un centri di raccolta per gli sfollati a Erbil.
INC News, 14/09/2014-via Corriere della Sera
La favola del fantino povero arruolato dall’emiro del Qatar
Il fantino povero
Da figlio di un pastore di pecore a primo fantino della scuderia dell’emiro del Qatar al Thani, da un paesino di 2 mila anime nella Sardegna profonda all’Inghilterra capitale del galoppo internazionale, da 15enne emigrato per sbarcare il lunario a vincitore ieri, a 23 anni, della 240ma edizione del classico «St. Leger» di Doncaster, che è anche il più antico (dal 1776) Gran Premio di galoppo del mondo: proprio mentre in Italia le corse di cavalli soffrono la crisi economica che minaccia 50.000 lavoratori dello sport e dell’indotto di galoppo e trotto (allevamento, aste, ippodromi, assicurazioni, autotrasporti, tv, e per lo Stato molti miliardi di euro di gettito fiscale delle scommesse legali), è un 23nne italiano, il sardo «inglese» Andrea Atzeni, la nuova star dell’ippica internazionale.
INC News, 14/09/2014
Da figlio di un pastore di pecore a primo fantino della scuderia dell’emiro del Qatar al Thani, da un paesino di 2 mila anime nella Sardegna profonda all’Inghilterra capitale del galoppo internazionale, da 15enne emigrato per sbarcare il lunario a vincitore ieri, a 23 anni, della 240ma edizione del classico «St. Leger» di Doncaster, che è anche il più antico (dal 1776) Gran Premio di galoppo del mondo: proprio mentre in Italia le corse di cavalli soffrono la crisi economica che minaccia 50.000 lavoratori dello sport e dell’indotto di galoppo e trotto (allevamento, aste, ippodromi, assicurazioni, autotrasporti, tv, e per lo Stato molti miliardi di euro di gettito fiscale delle scommesse legali), è un 23nne italiano, il sardo «inglese» Andrea Atzeni, la nuova star dell’ippica internazionale.
INC News, 14/09/2014
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